venerdì 23 marzo 2012

See Through Desktop 3D Display, il display del futuro per uso professionale e non solo

In questo momento tutti noi usiamo i computer allo stesso modo: spostandoci dal dietro della scrivania alla parte frontale, abbiamo lo schermo, poi le mani sulla tastiera o il mouse e poi la testa che contiene tutte queste cose insieme.Ora immaginate di mescolare l'ordine in maniera che, sempre partendo da dietro, abbiamo le mani, poi lo schermo e infine la testa.

I ricercatori Jinha Lee e Cati Boulanger del Microsoft Applied Sciences Group hanno sviluppato un prototipo chiamato See-Throgh Desktop 3D in cui l'utente può interagire, dietro lo schermo, con gli oggetti in uno spazio 3D virtuale. Ecco il video:


Ed ecco un altro video con una demo rappresentativa su un diverso tipo di utilizzo

Questa parte è presa dal blog dello scienziato Jinha Lee.


See Through Desktop 3D


Tutto ciò che c'è dietro la "Screen Overlay Interaction"
da Jinha Lee 
Mentore: Cati Boulanger, progetto fatto in Microsoft Applied Sciences Group, periodo giugno-settembre 2011, 
e ora in fase di sviluppo con l'aiuto di John Weiss 



Motivazione
Lo scienziato informatico Ivan Sutherland una volta ha chiamato il display del computer "uno specchio in un matematico paese delle meraviglie" e ho sempre aspirato di camminare in questo paese delle meraviglie e di interagire con quegli esseri astratti...

Nonostante i progressi del 3D e delle tecnologie di visualizzazione, le nostre iterzioni con i computer desktop sono rimaste stagnanti da quando si sono evolute nella modalità di I/O 2D. See Through Desktop 3D è un ambiente spaziale operativo 3D, che permette all'utente di interagire direttamente con il suo desktop virtuale. L'utente può interagire, nello spazio 3D previsto, con le proprie mani per manipolare direttamente le finestre.
Gli utenti possono casualmente aprire il See-Through Desktop 3d e digitare sulla tastiera o utilizzare un trackpad come in un ambiente operativo tradizionale 2D. Le finestre e i file vengono percepiti, dall'occhio, come se fossero in uno spazio tridimensionale tra lo schermo e il piano d'appoggio. L'utente può alzare le mani per raggiungere le finestre visualizzate e disporle in questo spazio 3D.
Una combinazione unica di un display trasparente e un algoritmo di rilevamento dei gesti 3D, che colloca lo spazio di interazione e il rendering 3D, senza legare o appesantire gli utente con dispositivi indossabili. See-Through Desktop 3D è un termine per definire l'insieme dell'hardware e software e dei componenti tecnologici necessari per la realizzazione di questo ambiente operativo volumetrico.
* Si tratta di un progetto di ricerca che ho avviato, progettato e sviluppato al Microsoft Applied Sciences Group durante il mio stage con il mio mentore Cati Boulanger.

Che sia davvero questo il monitor del futuro ? Cosa ci aspetta dopo? La tecnologia degli ologrammi, forse...
Potete seguire l'evolversi direttamente sul blog di Jinha Lee.

martedì 20 marzo 2012

Spy Story fotovoltaica: SunPower cita in giudizio SolarCity e un suo ex-dipendente, con l'accusa di furto di dati


Chiamatela una "Solar Spy Story" o le "Guerre Solari" della Silicon Valley.

Lunedì, SunPower, il produttore di pannelli solari e costruttore di impianti energetici di San Jose, California, ha citato il rivale SolarCity e cinque suoi ex dipendenti con l'accusa di furto d'informazioni riservate sulle vendite e di averlo fatto nel momento in cui sono stati assunti lo scorso anno.

Solar City avrebbe poi usato i dati per accaparrarsi, in maniera fraudolenta, i clienti di SunPower, tutto ciò secondo la causa depositata presso la corte distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto settentrionale della California.

Si  accusa un veterano della SunPower con 10 anni d'esperienza, Tom Leyden, di scaricare informazioni riservate, dai server della SunPower e dai suoi account su Salesforce.com, appena prima di aver lasciato l'azienda e di essere stato assunto, lo scorso agosto, dalla SolarCity come vice presidente delle vendite commerciali.
La causa è stata riportata per prima, da Dana Hull del San Jose Mercury News, che ha lavorato come direttore generale delle operazioni della sezione East Coast di SunPower, poi presumibilmente avrebbe assunto tre dipendenti della SunPower - Dan Leary, Felix Aguayo e Alice Carthcart - a SolarCity, tutto secondo l'accusa.
SunPower ha detto che i tre dipendenti, insieme ad un altro ex membro dello staff SunPower nominato dall'accusa, Matt Giannini, hanno scaricato i dati sulle vendita dai computer dell'azienda, prima che dessero le dimissioni.

SolarCity finanzia e installa impianti fotovoltaici residenziali e commerciali.
Fondata da Peter e Lindon Rive, SolarCity è uno dei più grandi installatori di impianti solari degli Stati Uniti e ha preso in considerazione  di fare una nuova emissioni di titoli quest'anno. L'amministratore delegato di Tesla Motors, Elon Musk, è il cugino dei Rive ed è presidente del consiglio d'amministrazione di SolarCity.

"La quota di mercato di SolarCity è cresciuta significativamente negli ultimi anni e questa crescita minaccia SunPower", ha detto SolarCity in una dichiarazione lasciata martedì scorso. "Negli ultimi mesi, dopo la sua acquisizione da parte di una compagnia petrolifera straniera, alcuni tra i migliori venditori hanno deciso di passare a SolarCity".

"SolarCity prende molto sul serio i problemi legati ai segreti commerciali e farà in modo di agire in conformità con le attuali leggi", ha aggiunto la società.

Total, il conglomerato energetico francese,lo scorso anno ha acquisito il 60% della quota di partecipazione di SunPower.

Secondo la vertenza, il segnale che ci fosse qualcosa di storto a  SunPower è avvenuto il 9 dicembre, quando i dirigenti hanno scoperto che Aguayo è entrato nel suo account di posta elettronica di SunPower, dopo che aveva già lasciato l'azienda. Il che ha fatto partire un inchiesta.

"L'analisi forense ha stabilito che, poco prima che lasciassero SunPower, gli imputati Leyden, Giannini, Leary, Aguayo e Carthcart hanno connesso i loro dispositivi USB e li hanno usati per rubare decine di migliaia di file informatici contenenti informazioni riservate di SunPower e informazioni proprietarie non riservate", secondo quanto dichiarato. "Questi file contengono preventivi, offerte, proposte, contratti e analisi previsionali, analisi di mercato, di business e dati contenuti nei database di www.salesforce.com."

"Leydem ha collegato almeno tre dispositivi USB personali dopo pochi giorni che ha lasciato SunPower", aggiunge l'accusa. "Almeno uno di questi dispositivi era un hard disk esterno portatile con 2 terabyte di capacità di archiviazione."

Sempre secondo l'accusa i dati su salesforce.com includevano le informazioni sui clienti che si stima valgano 100 milioni di dollari di fatturato nel 2011.

SunPower sostiene che SolarCity ha poi ricevuto questi dati.
Tra le dozzine di cause legali, si accusano gli ex dipendenti di frode informatica, violazione del contratto stipulato e cospirazione civile. SolarCity è accusato di appropriazione indebita di segreti commerciali , di interferenza sui business  e altre violazioni di legge dello Stato.
L'accusa ha chiesto a un giudice federale di emettere un'ingiunzione che ordina la restituzione dei dati riservati di SunPower.

venerdì 16 marzo 2012

Servizi Cloud e Google Drive

Il servizio Google Drive sarà presto disponibile, il prezzo e il tempo di rilascio non sono ancora stati confermati.
Tutti e tre i gruppi che sono coinvolti in GDrive non hanno ancora fatto comunicati ufficiali riguardo la data di uscita.
Si sfrutta ancora un po' di tempo per fare i soliti test e controllare le performance del servizio, per far si che sia rilasciato senza problemi e bug. Su Writely.com - il servizio di elaborazione testi on-line, che Google ha acquistato nel 2006 - appare ora una pagina di prova che ha come titolo "test page for Platypus (GDRive)"  (pagina di prova per Platypus (GDrive)).

Google Drive è nientemeno che un servizio di cloud offerto da Google, come gli altri servizi già disponibili offerti da altre case.
Dropbox, iCloud, SugarSync e Memopal sono servizi già affermati e conosciuti con i loro prezzi, la loro sicurezza e la loro affidabilità.

I prezzi sono per abbonamenti annuali
  • Dropbox offre    2 GB free, 50 + 2  GB a 99,99 dollari , 100 + 2 GB a 199 dollari
  • iCloud offre 5 GB free, 20 + 5  GB a 32,00 euro, 50 + 5 GB a 80 euro 
  • SugarSync offre 5 GB free, 30 GB a  49,99 dollari , 60 GB a 99,99 dollari e 100 GB a 149,99 dollari

  • Memopal offre 3 GB free, 200 GB a 49 euro, 300 GB a 69 euro e si può acquistare spazio aggiuntivo, che si accumula a quello già acquistato


Qui una tabella esplicativa

Google Drive a differenza di questi, dovrebbe offrire l'accesso gratuito illimitato (o quasi), tranne per chi vuole caricare file di grosse dimensioni, ove sarebbe disponibile la possibilità di fare un upgrade e passare ad un account premium e quindi a pagamento.
Big G offre già diverso spazio gratuito, basti pensare a Gmail (7 GB), Docs (1 GB), Picasa (1 GB), Google Music che offre la possibilità di archiviare 20.000 canzoni in cloud e Google Plus pressoché illimitato.

"L’obiettivo di Mountain View è omogeneizzare i servizi di cloud storage che già offre tramite Gmail, Docs, Picasa, YouTube e Plus introducendo una funzione unica di sharing che dovrebbe essere quella di Google Plus. Ogni documento avrà un link per essere condiviso. Larry Page, che voleva lanciare Drive già nel 2007, vorrebbe infatti che Plus fosse il portale d’ingresso nei servizi di Google. Drive dovrebbe servire anche a rilanciare i Chromebook. " 
(cit. Wired)


Speriamo solo che questo servizio non faccia flop come Google+.

mercoledì 14 marzo 2012

Google Play


clicca per zoomare

LA PAGINA DI LOGIN DI GOOGLE PLAY. Google ha rilasciato un nuovo account Google Play. Se vuoi iscriverti su Google Play, devi andare alla pagina di accesso di Google Play o a quella di iscrizione. Android Market, Google Music e l'eBookstore Google entreranno a far parte di Google Play.

Attenzione. la pagina originale di Google Play è solo Play.Google.Com. Qualsiasi altra pagina è da considerarsi fake.

"A partire da oggi, Android Market, Google Music e l'eBookstore Google entreranno a far parte di Google Play," cosi ha detto sul suo blog Jamie Rosenberg, direttore dei contenuti digitali .

Google Play è cloud-based, il che significa che tutto ciò che acquistate o affittate sarà archiviato online. Big G spera che passare dal web ai dispositivi Android sia un'esperienza senza soluzione di continuità. Chiunque abbia un account Google sarà in grado di accedere e fare acquisti in maniera immediata.

La sezione musicale di Play è essenzialmente Google Music rinominato. In Google Play music è possibile memorizzare fino a 20.000 brani gratuitamente. Se hai già attivato Google Music, tutta la tua musica sarà già online.

Sarà possibile affittare e acquistare anche Film, un po' come con iTunes Store.

C'è da ricordare che in Italia abbiamo solo l'Android Market che diverrà Google Play, speriamo che in futuro si aggiorni la piattaforma di Google Play Italia, cosi da potere godere dei diversi servizi offerti da Big G.
clicca per zoomare


Qui trovate il video di presentazione


Il governo statunitense risparmia circa 1,7 Milioni di dollari osservando l'uso del cellulare

E voi pensavate che la bolletta del vostro telefono cellulare non fosse sotto controllo. Le agenzie statali di Washington hanno risparmiato quasi 1,7 milioni di dollari finora, tenendo sotto osservazione l'uso del telefono cellulare dei propri dipendenti, sbarazzandosi dei dispositivi inutilizzati, passando gli altri a piani tariffari più convenienti e con tariffe a minutaggio.

Queste sono le parole del governatore di Washington, Crhis Gregoire, che lo scorso autunno ha fatto in modo che le agenzie controllassero più da vicino i loro piani tariffari e l'utilizzo dei dispositivi cellulari.

L'ufficio del governatore dice che 3.450 dispositivi mobili non utilizzati o non necessari sono stati eliminati e che  quasi 3.000 sono stati resi più economici, facendoli passare ad un piano tariffario migliore o a tariffe a minutaggio.

Qui c'è un resoconto riguardo le azioni intraprese da ogni agenzia e i corrispettivi risparmi ottenuti.

Ogni piccola cosa può aiutare, ma è solo una goccia nel mare. I legislatori statali di Washington sono attualmente alle prese con un deficit di bilancio di 1 miliardo di dollari.

venerdì 9 marzo 2012

Nuova batteria promette di portare le Auto Elettriche a più di 480 chilometri di autonomia

Sappiamo tutti quale è il problema delle auto puramente elettriche : Autonomia Limitata.


Ma secondo le  batteria firmate Envia Systems, i giorni delle  auto elettriche con autonomia limitata potrebbero presto essere finiti, grazie ad una nuova batteria, che quasi triplica la densità dell'energia elettrica delle batterie delle nuove auto elettriche ..

Meglio ancora, Envia afferma che la tecnologia delle sue nuove batterie costa il 50 per cento in meno rispetto alle attuali batterie per auto, per un costo di circa $ 125 per kilowatt-ora (circa 94 euro per kW-H).

Le batterie di Envia usa anodi di un nanocomposto di Silicio Carbonato (Si-C), un catodo nanoricoperto composto da un Manganese Arricchito (HCMR) ad alta capacità, e un elettrolita brevettato Envia High Voltage (EHV), che consente loro di raggiungere una densità di energia di 400 watt-ora per chilogrammo.

E' tutto molto bello, ma cosa comporta in termini reali?

Per aiutare a fare un paragone, l'attuale batteria al litio-manganese della Nissan Leaf 2011/12 ha una densità di energia di 140 watt-ora per chilogrammo, mentre la Tesla Roadster, recentemente andata in pensione, ha densità di energia di circa 130 watt-ora per chilogrammo. La tecnologia delle batterie Envia è più che tripla.

In altre parole, se l'attuale batteria in una Nissan Leaf 2011/12 fosse sostituita con una della Envia - e supponiamo che il peso di tutti i componenti esclusa la batteria rimanga lo stesso - sarebbe possibile avere uno storage di circa 61 chilowattora di energia.

Basandoci sui dati della guida sull'autonomia della LEAF , ciò equivale a dire che avrebbe un'autonomia teorica di circa 273 km per carica.

"In un settore dove la densità di energia tende ad aumentare il cinque per cento l'anno, avendo più che raddoppiato la densità dell'energia e dimezzato il costo, è un passo da gigante verso la realizzazione della missione di Envia sull'accessibilità al mercato di massa di un veicolo elettrico da 480 chilometri di autonomia", ha detto il CEO e Presidente di Envia System, Atul Kapadia.

Questa è una svolta che non è passata inosservata, 
anche se la tecnologia delle batterie ha bisogno ancora di qualche anno dall'essere implementata  ad essere prodotta su una auto elettrica.


In effetti, la nuova tecnologia delle batterie Envia ha ricevuto 7 miliardi di dollari d'investimento strategico dal venture capital (investimenti a rischio) di General Motors, insieme ad ulteriori 10 milioni di dollari da altre aziende interessate, nel corso dell'investimento azionario del 2011.

mercoledì 7 marzo 2012

SBSettings, tutto quello che c'è da sapere

Questa guida è solo per iPhone Jailbroken, visto che SBSettings è scaricabile soltanto da Cydia e non può funzionare sui dispositivi Apple senza jailbreak.


SBSettings è forse l'applicazione più utile e semplice da usare per iPhone, potete abilitare/disabilitare il wi-fi, abilitare/disabilitare il 3g, la connessione dati, il bluetooth, killare i processi attivi in background (a volte capita che se chiudiamo tutte le app, premendo due volte il tasto home e facendo la procedura di chiusura di tutte le app ancora attive, alcune non compaiono nella lista, come mail e music, invece SBSettings ci fa vedere tutte le applicazioni attive, anche quelle nascoste), impostare la modalità aereo, spegnere l'iPhone, faer il respring e tanto altro.

Tutto questo semplicemente facendo scorrere il dito dall'alto verso il basso, come se dovessimo far scorrere la tendina del centro notifiche.


Vediamo ora nel dettaglio come sfruttare al meglio SBSettings:

lunedì 5 marzo 2012

Auto elettriche, la scelta


Il mese scorso, Toyota ha detto che aveva 2.100 pre-ordini per la Prius Plug-In Hybrid 2012.

Ora, con le prime vendite della macchina di questa settimana e decine consegnate ai concessionari, abbiamo una terza via praticabile, un elevato numero di auto plug-in pronte per gli acquirenti statunitensi.

I consumatori ora possono acquistare una vera auto elettrica a batteria (la Nissan Leaf ), una elettrica range-extended (la Chevy Volt), o la prima ibrida plug-in (la plug-in Prius).

L'autonomia elettrica "pura" è di 117 chilometri per la Leaf, 56 chilometri per la Volt e 17 chilometri per la Prius Plug-In. Ognuno ha un prezzo tra i $ 32.500 e $ 40.000 tolti gli incentivi.

Considerato tutto questo, saremo molto curiosi di vedere ciò che il mix di vendite di questi tre "plug-in" risulta essere - e come gli acquirenti valutano l'acquisto di un auto rispetto alle altre due.

Un lettore e acquirente di una Prius Plug-In Advanced, Jim Bradbury di Rowlett, Texas, ha accettato di condividere i suoi pensieri con noi:

Toyota Prius Plug-In

Ho testato e guidato una Nissan Leaf, che è un po' piccola. L'ansia da autonomia mi ha impedito di acquistarne una. Mi piacevano il suo cruscotto e i suoni futuristici.


E' bello sapere che posso guidare la Prius Plug-In attraverso il Paese e dove c'è una stazione di ricarica lungo il percorso, posso caricare e risparmiare un po' di carburante.


La cosa che ha contribuito a prendere la mia decisione a sfavore della Leaf è il fatto che l'aeroporto DFW si trova a 69 chilometri da casa mia. Non posso fare andata e ritorno in una Leaf, anche con una carica completa, ma posso con una  Plug-In Prius.


Per quanto riguarda la Chevrolet Volt , l'ho guidata e testata . E' solo una quattro posti, la Prius ha cinque posti. Io sono un ragazzo dalla stazza grande, quindi era difficile per me entrare e uscire da una  Volt. C'è più spazio in altezza in una Prius che in una Volt.


Mentre la Volt fa 56 chilometri in modalità elettrica, quando il motore termico non alimenta le ruote, e solo 15 chilometri con un litro di benzina, quando si esaurisce la batteria - la Prius Plug-In fa 21 chilometri con un litro di benzina.


Infine, la Chevy Volt sembra troppo simile a una vettura normale. La Prius Plug-In e la Leaf sono entrambe uniche e sono dichiaratamente " green car ". La Volt sembra troppo come una Chevy Cruze, la maggior parte delle persone non nota la differenza.
Ma la Leaf e la Volt sono entrambe buone macchine. Ho speso un sacco di tempo a guardare le auto e le loro caratteristiche. Ho fatto 2 volte un test drive con la Prius , ed è una macchina divertente da guidare.
Nissan Leaf


Vorrei che la Prius abbia una batteria più grande in modo che possa fare 35 chilometri o più, in modalità completamente elettrica, ma per fare la spesa, andare in banca e all'ufficio postale compio solo 5 chilometri, partendo da casa mia.


Così, i 17 chilometri e più, della gamma Prius Plug-in, sono sufficienti per eseguire tali commissioni in pura modalità EV (esclusivamente elettrica).


Io insegno in un college a 17 chilometri da casa mia. Ci sono stazioni di ricarica a un centro ricreativo a 2 km dal college dove posso caricare la mia auto sulla strada di casa, mentre io mi alleno. Non userò  molto carburante su questi viaggi di andata e ritorno di 37 chilometri.


Sono un ingegnere Digital Systems e mi piace la Prius da un punto di vista ingegneristico. La classica Prius ibrida è in circolazione da 13 anni, ed ha una comprovata esperienza di qualità e affidabilità.
Fonte: GreenCar reports


Chevrolet Volt

Il lettore ha scritto, analizzato e comprovato i suoi buoni motivi per scegliere una Prius Plug-In, voi cosa scegliereste, in base al vostro stile di vita?

La Nissan Leaf uscirà in Italia ad Aprile 2012, già ora si può fare il pre-order dell'auto sul sito della casa produttrice.
Dichiara un'autonomia di 175 chilometri, ha due tipi di ricarica:
- normale : 8 ore, collegata ad una torretta elettrica di quelle che si trovano nelle grandi città, o ad un sistema     di carica che puoi installare a casa nel box auto
- veloce : 30 minuti, ricarica fino all' 80% della totale durata della batteria, le torrette adibite a ciò, saranno inizialmente montate solo nei concessionari Nissan e poi in altri punti di snodo stradale

La Chevrolet Volt, costerà ben 43.350 euro, ma è una berlina a tutti gli effetti, con 4489 mm di lunghezza, accelerazione da 0 a 100 in 9 secondi.
Un'autonomia di 80 chilometri in modalità esclusivamente elettrica, finita la quale ha un serbatoio benzina che a pieno carico garantisce un autonomia di più di 500 chilometri, perchè sfruttando il motore a combustione, ricarica le batterie, cosi che le ruote sono sempre alimentate dal motore elettrico.
In Europa la Volt uscirà sotto il marchio Opel e sarà chiamata Opel Ampera.

Qui trovate le caratteristiche tecniche nel dettaglio di ciascuna auto:

Nissan Leaf
Chevrolet Volt
Toyota Prius Plug-in

Tre ottime macchine elettriche, ma va ricordato che non sono le uniche automobili che montano motori elettrici che possono essere ricaricati plug-in, cioè tramite presa elettrica..

giovedì 1 marzo 2012

SamKnows, report di Febbraio

Qui di seguito potete vedere il report del mese di Febbraio, inviato da SamKnows, sulla mia connessione di casa.
Pensavo che il risultato fosse peggiore.
SamKnows Logo

Broadband Report Card

From 1 Feb 2012 to 29 Feb 2012

There's more to broadband performance than speed alone. We're measuring a range of different metrics to get the complete picture on performance of ISPs nationwide. This report card shows how your broadband connection has performed over the last month.
SamKnows Logo
           
           

Downstream throughput

Downstream throughput (or download speed) is the most commonly associated metric with broadband
performance. It dictates the rate at which your computer will be able to fetch content (e.g. web pages, 
pictures, music, video etc) from the Internet.
» View Detailed Charts
3.09Mbps
Average
0.33Mbps Min
6pm, Sun
5th Feb
5.42Mbps Max
3am, Mon
6th Feb
Downstream Throughput Chart
            
            
     
     

Upstream throughput

Upstream throughput (or upload speed) is the measurement of the rate at which your computer will be
able to send or upload content (e.g. pictures, music, videos etc) to the Internet.
0.49Mbps
Average
0.38Mbps Min
8pm, Mon
13th Feb
0.57Mbps Max
9am, Fri
3rd Feb
Upstream Throughput Chart
           
            
     
     

Latency

Latency is the measurement of how long it takes one packet to be sent to one of our test servers, and then
returned  back to you. This can effectively be thought of as the responsiveness of the connection between 
your home and our servers out on the Internet.
» View Detailed Charts
124.91ms
Average
10.16ms Min
10am, Thu
23rd Feb
2729.64ms Max
7pm, Tue
28th Feb
Connection Availability Chart
            
            
     
     

Packet Loss

Packet loss is relatively rare in modern networks. That said, some broadband providers have been known to
suffer high packet loss at peak times. If this is the case for your ISP then you may find that time sensitive
 applications such as Voice over IP (VoIP) and online gaming will suffer.
» View Detailed Charts
1.45%
Average
0.00% Min
12am, Sun
5th Feb
73.70% Max
3am, Tue
7th Feb
Connection Availability Chart