mercoledì 22 febbraio 2012

Slot machine e Stato italiano


Sappiamo tutti cosa sono le Slot Machine: inserisci la moneta o la banconota, tiri la manovella e scorrono 3 file di immagini che secondo diverse combinazioni danno dei premi più o meno elevati.

Detto questo, sappiamo anche che lo stato prende una percentuale degli introiti di quanto viene speso dall'utente di tali macchine: ora come ora lo stato prende il 17% degli introiti totali, il 79% è per le vincite dei giocatori, il restante 4% è incassato dagli esercenti e dalle proprietarie delle slot machine.

Perché lo stato incentiva il gioco d'azzardo ?
Semplice, il gioco genera enormi introiti diretti, cioè non derivati dalle tasse, ma prende la sua fetta di guadagno senza passare dal 730.
I guadagni sono costanti : il gioco d'azzardo è una macchina sforna soldi che non si ferma mai neanche in periodo di crisi, anzi in questi momenti da il meglio di sé, ma di questo parlerò più avanti.

Dove sono dislocate ?
Si possono trovare in qualsiasi luogo pubblico (considero anche i gratta e vinci, i video poker e ogni sorta di gioco d'azzardo automatico), casinó, sale bingo, bar, ristoranti, autogrill, supermercati, stazioni dei treni, metropolitane, tabaccai Poste e quant'altro .


Chi può giocarci ?
Chiunque, in realtà non dovrebbe succedere che minorenni possano giocarci, ma di fatto è quanto accade, basta girare per diversi locali e vedere ragazzini, anche delle scuole medie inferiori, giocare prima di entrare in classe la mattina o dopo l'uscita di scuola .

Quanto si vince o meglio, si può vincere ?
I jackpot e le vincite variano moltissimo da gioco e gioco, con le slot machine si può vincere da pochi euro a più di 100.000 €, se si riesce a fare la combinazione che ti permette di vincere i soldi di tutte le slot del casino o della sala bingo dove si sta giocando. Il Superenalotto lo conosciamo un po' tutti e la televisione o addirittura i cartelloni pubblicitari posti in ogni città ci ricordano ogni giorno a quanto ammonta il monte premi di milioni di euro .


Dove sta il problema sociale, morale ed economico ?
La questione è molto complessa e va affrontata su vari aspetti.
La cosa che mi fa più specie è la pubblicità e gli incentivi statali al gioco.
Uno stato dove sulla propria costituzione ha scritto "Repubblica fondata sul lavoro" non può invogliare il popolo a giocare e rischiare con perdita quasi certa (perché le percentuali di probabilità di vincita sono molto più basse di quelle di perdita).
Lo stato deve incentivare le persone a pensare alla famiglia, a cercarsi un lavoro se non si ha, a darsi da fare per migliorare il proprio status sociale, non giocandosi lo stipendio al videopoker,
ma comprando ad esempio una macchina che inquini poco e consumi poco, libri per i figli o risparmiare i soldi per il futuro in investimenti sicuri e durevoli per il bene della propria famiglia e dell'economia .
In un periodo di crisi come quello che viviamo adesso, lo stato e le 10 grandi del gioco d'azzardo in Italia, si stanno esaltando, se notate sono usciti decine di giochini diversi, per citarne alcuni:
- gratta e vinci
- l'ultimo mercoledì del mese si vince tutto al Superenalotto
- scommesse sportive e non solo
- win for life

Tutto questo fermento in questo tipo di giochi è proprio incentivato dalla crisi economica, dove la povera gente vede come unica salvezza la vincita milionaria, che ti risolve i problemi in un attimo.
Non c'è più grossa infamia che illudere chi è indifeso e senza speranze.
Non è solo un problema morale, ma anche socio-economico, relativo alle spese che aggravano sullo stato per i costi sociali, facciamo un esempio pratico.
Io gioco 100 euro alle slot, mettiamo caso che perda tutta la mia giocata e quindi quei 100 euro andranno spartiti tra stato, esercente e altri probabili giocatori che però non hanno la minima certezza di poter vincere,
comunque sia, io quei 100 euro invece di averli giocati e persi totalmente, li avessi spesi 50 per comprare un vestito 30 per fare un po' di spesa al supermercato e i restanti in medicine.
Innanzitutto cosi facendo si genera domanda a livello aggregato e quindi essenzialmente si genera richiesta di lavoro, secondo poi le imposte, le tasse e l'iva pagate da me e dalle società dove ho fatto la spesa, vengono incassate dallo stato e quindi aumentano le entrate fiscali, tutto questo giro di soldi favorisce un circolo virtuoso dell'economia e quindi una crescita del PIL.
Quegli 80 miliardi che si spendono all'anno sono soldi che escono dal flusso dell'economia, perchè nella maggior parte dei casi vanno in tasca a coloro che detengono il monopolio del gioco d'azzardo in Italia, le 10 grandi società :
Ma vediamo quali sono le concessionarie. In prima fila Lottomatica e Snai, le uniche totalmente made in Italy. La prima è al 60 per cento della De Agostini Spa controllata a sua volta dalla B&D di Marco Drago e C, holding della storica famiglia Boroli. La Snai ha avuto un azionariato più diffuso e dopo gli ultimi cambiamenti di asset è controllata da due fondi di private equity che fanno capo uno alla famiglia Bonomi, l'altro a istituti bancari e assicurativi italiani. Sulla Snai c'è in corso un'Opa. Le altre otto, invece, presentano azionariati in parte o del tutto protetti da sedi estere. La Cogetech è di proprietà della Cogemat, Spa di proprietà al 71 per cento della OI Games 2 con sede a Lussemburgo. Gamenet è al 42 per cento (quota di maggioranza) della Tcp Eurinvest, sede Lussemburgo. Hbg è al 99 per cento di proprietà della lussembrughese Karal: solo l'1 per cento è di proprietà di un italiano, Antonio Porsia (che è anche l'ad), imprenditore definito dalla stampa finanziaria il nuovo numero uno delle sale da gioco. Il gruppo delle "lussemburghesi" è chiuso dalla Sisal, al 97 per cento della Sisal Holding finanziaria, Spa al 100 per cento della Gaming Invest, sede nel granducato.Ci sono poi le società spagnole: Codere, al 100 per cento del gruppo Codere Internacional, e Cirsa di Cirsa international Gaming Corporation. Le altre due concessionarie sono G. Matica - al 95 per cento della Telcos, una srl con 126 mila euro di utile che è controllata per il 52 per cento dalla Almaviva Technologies (altra srl della famiglia Tripi) e per il 37 per cento della Interfines Ag, sede legale Zurigo - e Atlantis, oggi sostituita da B Plus Giocolegale limited, che ha la sede principale a Londra con 68 dipendenti e una "sede secondaria" a Roma. 
(fonte Repubblica.it)

Questo è uno dei tanti motivi per cui la nostra economia sta andando così male.


Come si puo arginare questa piaga sociale?
Negli Stati Uniti il gioco d'azzardo è molto centralizzato, per andare a giocare alle slot machine, per tentare la fortuna spendendo i propri guadagni, si va nelle sale bingo, nei casinò e nelle sale da gioco legalizzate.
Questo rende la possibilità al gioco molto più controllata e meno diramata nello strato sociale di tutti i giorni, ciò significa che non ci troveremmo la possibilità di giocare in ogni luogo pubblico, ma solo in appositi spazi e luoghi adibiti a ciò, posizionati nella maggior parte dei casi in zone fuori città o città casinò, basti vedere Las Vegas.
Non legalizzare il gioco porterebbe ad un aumento del mercato nero, un po' come accade con la prostituzione, qualcuno potrebbe dire che vale lo stesso per le droghe leggere, infatti è una questione molto spinosa dove ognuno dice la sua, ma non si arriva mai ad una conclusione reale.
L'incentivo al gioco, la fruizione su larga scala e la sua ramificazione in ogni luogo pubblico, sono il vero problema da evitare, le slot machine e tutti i suoi derivati devono essere poste solo in luoghi come casinò o sale da gioco, lontane dai luoghi frequentati tutti i giorni, in posti isolati fuori città difficili da raggiungere da chiunque, questo, ovviamente, non porterebbe alla soluzione del problema della dipendenza da gioco che è impossibile da prevenire(per risolvere ciò ci dovrebbe essere uno stato che ti istruisca e ti guidi nella risoluzione del tuo problema mentale), ma porta un maggiore controllo dei giocatori e una disincentivazione al gioco d'azzardo.

La dipendenza costa a tutti
Le persone dipendenti dal gioco che buttano gli stipendi o le pensioni,  che perdono 1500 euro nelle slot e che hanno una famiglia e  devono mandare i figli a scuola, dal medico, comprare da mangiare, da vestirsi .
Quando poi non hanno più i soldi per tutte le spese necessarie cosa fanno? Vanno dallo stato e chiedono aiuto, perché non si possono pagare vestiti, cibo e medicine, prima che possano ricevere degli aiuti concreti devono passare attraverso pratiche burocratiche che alla fine dei conti allo stato vengono a costare più di quei 1500 euro persi dal giocatore.
Fra qualche anno ci troveremmo a dover pagare i danni creati dal gioco d'azzardo e con questa crisi saranno altri i problemi che andranno ad aggravare le casse dello stato e le tasche degli italiani che pagano le tasse.
Per non parlare di persone che si indebitano con gli usurai e che alla fine non riescono a ripagare, quindi un aumento della delinquenza, già incentivata dal gioco stesso dove la mafia ha già messo le mani, tutto questo potrebbe essere evitato se lo stato disincentivasse il gioco e se le persone fossero più controllate quando giocano d'azzardo. Spero solo che qualcuno si svegli e fermi tutto, prima di trovarci a dover raccogliere con il cucchiaio ciò che resta dell' Italia.


Per concludere vi rimando a questo speciale di Report, dove si parla proprio della maxi multa di 2,5 MLD di euro ai danni di concessionari di slot machine, guardate anche questo video molto interessante : I Biscazzieri.

1 commento:

  1. Tutte chiacchiere e tabacchini di legno, basterebbe solo che lo stato e i gestori si prendessero in due solo massimo il 25% e che tale vincita scatti dopo 100 euro ed il bonus di 800 euro si fa scattare quando la slot ne incassa 5000.
    Invece lo stato e i gestori si prendono l'80% ed il bonus lo fanno scattare a 7.500 euro e la cosa peggiore è quella che a quelli che mettono i soldi non dicono e spiegano nulla e quindi per strozzinaggio e usura si deve andare in galera, come in galera devono andare tutti i tabaccai che vendono tabacco con scritto che contiene 70 sostanze calcerogene e non scrive quali nè perchè deve inserire queste sostanze che uccidono e di contro vengono chiuse attività perchè viene venduta una mozzarella avariata che fa meno male di sigarette con 70 sostanze calcerogene e la cosa bella che in galera ci stanno persone che hanno fatto meno danno e quindi proporrei di liberare anche le galere e non se ne parla più arrivati a questo punto e per concludere ci stanno quelli dei progetti europei che si mangiano tutti i soldi dell'europa non aiutando nessuno a portare avanti dei progetti e dicono che stanno in isolati solo per rispondere al telefono o via email ed allora io ho detto loro di portarsi il computer ed il telefonino nei giardinetti pubblici per fare questo tipo di lavoro o addirittura anche nel gabinetto di casa si può fare e non in isolati enormi da mantenere quando in questi isolati si potrebbe fare dell'altro per la pubblica utilità ed anche altri uffici potrebbero essere utilizzati in modo più utile.

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